Ritornare a Casa - (testo gratuito per le scuole sulla Sicurezza sul Lavoro)
Giuseppe SpadolaOgni giorno, di tutti i santi giorni che Dio ci manda, tre-quattro lavoratori non ritornano più a casa dalle loro famiglie, perché muoiono sul lavoro.
Secondo il Censis (agosto 2008) ”l’Italia è di gran lunga il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro.” Essendo un libro sulla sicurezza per le scuole, ho avuto qualche titubanza sulla foto da inserire in copertina: cioè se mettere l’attore Steve McQueen, nel ruolo di O’Halloran, mitico Comandante dei Vigili del Fuoco di San Francisco nel film “L’inferno di cristallo”, o mettere una foto cruda, come questa in cui traspare tutto il dolore di un padre che ha perso il figlio nell’ incendio della ThyssenKrupp. Ho scelto Steve McQueen, anche perché è il personaggio centrale di una canzone di Vasco Rossi, famosissima tra i giovani.
In genere sui morti sul lavoro, (e sui 25.000 invalidi permanenti che ogni anno si aggiungono alla schiera di coloro che perdono per sempre il contatto con la vita, perché hanno subito la mutilazione di un arto o perché l’unica sedia che utilizzeranno per il resto dei loro giorni avrà le rotelle), assistiamo in televisione a dibattiti serissimi, a manifestazioni di indignazione, generalmente dopo le grandi stragi, poi tutto ritorna alla normalità, fino alla strage successiva.
Penso che un approccio più moderno, in linea con il pensiero dei nostri ragazzi vada tentato: non dobbiamo e non possiamo chiudere le porte in faccia alla speranza, ad un atteggiamento diverso nei confronti del lavoro da parte di coloro che oggi studenti, domani entreranno nei ruoli più diversi, nel mondo del lavoro. Il ritornello di una canzone di Fabrizio De Andrè diceva: “e anche se voi vi ritenete assolti, siete lo stesso coinvolti.”
Su questa materia nessuno si può chiamare fuori! O noi oggi seminiamo un atteggiamento diverso verso il tema del lavoro o la situazione non cambierà, e continueremo ipocritamente a indignarci dopo i grandi incidenti collettivi. Non occorrono nuove leggi, per questo nel presente testo non ne viene citata nemmeno una: è dimostrabile che leggi nuove, non influiscono sulle statistiche degli infortuni. Occorre soltanto un pò di buon senso da parte di tutti. E non è poco!